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In un tempo lontano viveva un bambino di nome Resinino che abitava ai margini del bosco. |
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La sua casa era tra i rami di un pino maestoso e lui profumava di resina.
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Ogni giorno il ragazzino si
inoltrava nel bosco alla ricerca di frutti selvatici come fragoline,
more, lamponi e mirtilli di cui
era molto ghiotto.
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Fu proprio durante una delle sue
ricerche che Resinino scoprì, seminascosto dalla folta vegetazione,
un castello dall’aspetto misterioso.
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Siccome era molto curioso e ficcanaso decise di entrare ed esplorarlo.
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Il gigante Mitraglia, un omaccione dall’aspetto severo e crudele, vide
l’intruso con la coda dell’occhio.
Immediatamente lo afferrò per la
collottola e lo sospese per aria davanti a sé guardandolo fisso negli occhi...
-Lasciami andare, bestiaccia!
Urlava Resinino terrorizzato.
-Non ti permettere di parlarmi
così!- replicò Mitraglia- ora che ti ho acciuffato sarai il
mio schiavetto.
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Il povero ragazzo faticava tutto il
giorno e la notte. L’orco lo
chiudeva in una cella buia, umida e piena di ragnatele.
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Resinino singhiozzava tutta la notte e pensava con nostalgia
al suo grande albero: chissà se l’avrebbe ancora rivisto?
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All’improvviso sentì uno strano rumore, si guardò intorno
e vide un oggetto brillare nella serratura. Una chiave magica stava
aprendo la porta.
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Resinino la seguì col cuore in gola
e… si ritrovò sul suo
grande albero.
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